Lilo & Stitch – recensione in anteprima del nuovo live action Disney

Lilo & Stitch

Nel 2002, Lilo & Stitch, scritto e diretto da Chris Sanders e Dean DeBlois, era arrivato in sala quasi in sordina. Gli allora Walt Disney Feature Animation erano in cerca della strada giusta da imboccare per contrastare il calo di interesse del pubblico verso le ultime pellicole. Film come Le follie dell’imperatore o Atlantis, considerati oggi cult per i fan Disney, non riscossero un grande successo. Perciò, Lilo & Stitch era un titolo su cui quasi nessuno avrebbe scommesso, ma la pellicola ebbe invece ottimi incassi al botteghino.

Lilo & Stitch
(L-R) Maia Kealoha as Lilo, Stitch and Sydney Agudong as Nani in Disney’s live-action LILO & STITCH. Photo courtesy of Disney. © 2025 Disney Enterprises Inc. All Rights Reserved.

La storia della piccola Lilo alle prese con l’arrivo sulla Terra di un pericoloso alieno, l’esperimento 626, altresì noto come Stitch, ha incantato il pubblico. L’amicizia che nasce tra i due e il tenero affetto di Lilo aiutano Stitch a trovare la sua Ohana, la sua famiglia.

Lilo & Stitch – un live-action che ricrea lo spirito del film d’animazione originale

Non sorprende che Disney abbia deciso di riportare al cinema la storia della piccola Lilo e del suo migliore amico alieno. Inizialmente il film avrebbe dovuto debuttare esclusivamente su Disney +, ma in seguito il live-action è stato “promosso” con l’uscita in sala, a partire da domani, 21 maggio.

La trama del film riecheggia quella del film d’animazione: Lilo (la convincente Maia Kehaola) è una bambina ribelle e curiosa. Dopo la morte dei suoi genitori, sua sorella Nani (Sydney Elizebeth Agudong) si occupa di lei, cercando di convincere l’assistente sociale Kekoa (Tia Carrere) di essere adatta a prendersi cura di Lilo.

(L-R) Amy Hill as Tūtū and Courtney B. Vance as Cobra Bubbles in Disney’s live-action LILO & STITCH. Photo courtesy of Disney. © 2025 Disney Enterprises Inc. All Rights Reserved.

Quest’ultima è in cerca di un amico vero e lo trova in uno strano cane blu, che ribattezza subito Stitch. Ciò che Lilo ignora è che in realtà il suo nuovo amico è un pericoloso alieno scappato alla Federazione Galattica e denominato Esperimento 626. Sulle sue tracce si sono messi il suo creatore, il pazzo scienziato Jumba (Zack Galifianakis) e l’agente Pleakley (Bill Magnussen). L’arrivo di Stitch sulla Terra non passa del tutto inosservato e spinge l’agente della CIA Cobra Bubbles (Courtney B. Vance) a cercare di scoprire la verità.

Due novità per il cast sono Kekoa e Tūtū (Amy Hill), nonna di David (Kaipo Dudoit) e vicina delle due sorelle. La pellicola, diretta da Dean Fleischer- Camp (Marcel the Shell) è una trasposizione nel complesso fedele del cartoon originale. Fanno eccezione l’aggiunta di Kekoa e Tutu e l’eliminazione del personaggio del capitano Gantu, del quale però non si è sentita la mancanza, ammettiamolo.

(L-R) Maia Kealoha as Lilo and Sydney Agudong as Nani in Disney’s live-action LILO & STITCH. Photo by Matt Kennedy. © 2025 Disney Enterprises Inc. All Rights Reserved.

Se non siete pedissequi amanti delle trasposizioni fedelissime fino all’ultimo frame dei live-action Disney, allora, questo film è per voi. Riuscirete a ritrovare la magia del cartoon del 2002, la filosofia di ohana e le gag comiche di cui sono protagonisti Stitch, Jumba e Pleakley. Questi ultimi due, nelle versioni umane dei rispettivi doppiatori, non vi faranno rimpiangere l’aspetto alieno e le controparti animate. La presenza, nella colonna sonora, delle canzoni di Elvis Presley tanto care alla protagonista, contribuiscono ad aiutare il pubblico a immergersi nelle cristalline acque delle Hawaii e a rivivere le avventure e l’amicizia tra una bambina e un alieno blu.

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Ma approfondisce anche tematiche e personaggi

Le modifiche e le piccole aggiunte che Dean Fleisher-Camp e i suoi sceneggiatori decidono di inserire nel live-action sono ben contestualizzate e permettono di approfondire personaggi e tematiche. Grazie all’interpretazione di Maia Kehaloa, ad esempio, di Lilo emerge maggiormente la sua irrequietezza di bambina, il suo sentirsi un’outsider tra le sue amiche.

Ma la giovane attrice risulta altrettanto convincente nei momenti più commoventi del film, aiutata dalla presenza in scena di Sydney Elizebeth Agudong. Quest’ultima non sono trasmette bene la frustrazione dell’essere una giovane donna alle prese con un compito più grande di lei, ma è anche una ragazza che ha perso la capacità di guardare con incanto il mondo che la circonda. Saranno necessari Lilo e un alieno blu per aiutarla a sognare ancora. La CGI, elemento imprescindibile per rendere al meglio Stitch e il mondo alieno, è ottima e il design dei personaggi rispecchia in pieno quelli della versione animata. Anche le interazioni tra la protagonista umana e il piccolo alieno ricreato in motion capture risultano convincenti e scaldano il cuore.

Lilo & Stitch
(L-R) Jumba voiced by Zach Galifianakis and Pleakley voiced by Billy Magnussen in Disney’s live-action LILO & STITCH. Photo courtesy of Disney. © 2025 Disney Enterprises Inc. All Rights Reserved.

Gli sceneggiatori Chris Kekaniokalani Bright e Mike Van Waes non rinunciano al fondamentale messaggio del film, a quell’ohana significa famiglia e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato diventato iconico. Ma lo estendono a una comunità di supporto, che interviene quando necessario e crea una rete di aiuti e amore. Il film si sofferma sull’elaborazione del lutto e sulle difficoltà concrete a cui Nani e Lilo vanno incontro, ancorando così il film alla realtà. Ma, come ogni buon film Disney che si rispetti, nel finale tutto trova una risoluzione e ohana diventa emblema di una famiglia “moderna”, legata non solo dal sangue ma dai ricordi e dall’amore.

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About the Author: Maria Castaldo

Maria nasce a Napoli nel 1993. Appassionata di libri e cinema fin da bambina, si laurea in Lettere Classiche e Filologia Classica alla Federico II di Napoli e inizia un Master in Critica Giornalistica. Ama scrivere, leggere e guardare film e serie tv e ha trovato il modo di unire le sue passioni con il giornalismo culturale.